26 agosto 2010

RUSSIA O KAZAKHSTAN??

Vi è mai capitata una di quelle giornate in cui vi alzate e non sapete bene che fare, dove siete, dove dovete andare??

Da Omsk a Chelyabinsk la strada passa per il Kazakhstan, cosa che sanno anche i sassi. A maggior ragione lo sappiamo noi che la dobbiamo fare. Certo, non abbiamo una cartina dettagliata, però ci siamo fatti dare le indicazioni da un russo che aveva il navigatore. Il quale ci ha confortato dicendo: non vi preoccupate, seguite le indicazioni, non potete sbagliare.

Sarà, ma noi le indicazioni le abbiamo seguite e, dopo aver guidato tutto il giorno, verso le dieci di sera ci troviamo di fronte ad uno strano posto di blocco. Ci sembra all'inizio uno dei soliti posti di blocco russi ma poi, a guardarlo meglio, ci accorgiamo che c'è qualcosa che non torna. Scendiamo dalla macchina, ci avviciniamo alla guardiola e con aria perplessa diciamo: "Chelyabinsk??" indicando dall'altra parte. La guardia, una bella pulzella, risponde sorridendo: "DA!!". Incalziamo: "Kazakhstan??". E, ovviamente, con un sorriso come a dire "ecco i soliti turisti che si sono persi, ma non vi preoccupate, succede sempre, non è colpa vostra...." risponde che sì, quello è il Kazakhstan. Il sottoscritto (Mauro) fa una faccia sconfortata che però serve perché la giovane guardia mi dice di aspettare un minuto. Passato un minuto arrivano due giovani guardie russe di cui una parla inglese (almeno un pò). Gli dico che volevamo andare a Chelyabinsk e che non capisco come mai ci ritroviamo di fronte al confine cazako visto che tutte le indicazioni portano da questa parte. Il giovane militare russo, che per comodità chiamerò Misha, mi dice mezzo in inglese e mezzo in russo che sì, non è colpa mia e che le indicazioni sono da tempo immemore sbagliate, che, o sei russo, o non c'è verso di sapere quale strada prendere.

Misha si dimostra però molto cortese e mi chiede: "Siete russi?". Cortese sì, ma un pò mona però....Scendo da una punto targata italia, parlo con te in inglese perchè non abbiamo una lingua comune e mi chiedi se sono russo?? Con gentilezza rispondo che no, siamo italiani. Misha chiede: "Avete il visto russo??". E' ovvio, altrimento come possiamo essere in Russia?? Con tono gentile rispondo che sì, abbiamo un visto russo. MIsha chiede: "Avete per caso un visto Kazako??". Guarda, ne avevo qui prima una mezza dozzina ma poi, pensando che non mi sarebbero più serviti, li ho buttati via.... Ma che domanda è?? Con aria sconcertata rispondo che il visto kazako l'ho già utilizzato e che comunque anche ce l'avessi, non potrei uscire dalla Russia perché altrimenti non potrei più rientrarci, visto che il nostro visto russo e una double entry e una l'abbiamo già usata....

Misha annuisce e mi dice: "Tranquillo, non è difficile andare dall'altra parte". Sarà, ma i 5 minuti che ha passato a parlare in russo con il suo collega su come andare dall'altra parte non mi facevano presagire nulla di buono. Quando smette di pralare russo mi guarda e mi dice: "Guarda, è facile, devi tornare indietro di venti kilometri". Lo guardo, aspettando altre indicazioni che invece non arrivano. In compenso inizia a parlare russo con il suo amico commilitone, e dopo altri 5 minuti mi riguarda e mi dice: "E' semplice, torni indietro di 20 km e poi in un certo qualmodo devi costeggiare il confine kazako." Per essere sicuro di aver capito ripeto "in un certo qualmodo devi costeggiare il confine kazako" come a dire: "Che cazzo di spiegazione è??". Misha mi guarda mi chiede: "Domande?", io lo guardo disperato e rispondo "Sì, molte".

NEl frattempo è arrivato un tipo russo che deve passare il confine. Misha ne approfitta e coinvolge anche lui nella discussione. Ora non parlo russo, ma dritto, destra, sinistra come vocaboli li capisco. Bene, li avranno ripetuti mille volte, ogni volta indicando una direzione diversa. Se poi ci mettete che la discussione si stava animando, potete immaginare il mio stato d'animo...

Ma ecco, idea del giovane russo, perché non prendere quella cartina-stradario russa che ho in macchina e che assomiglia tanto ad un tomo della Treccani da quanto grande è?? (ci avevano detto che in Russia ci sono tente strade...) MA cavolo! pensarci prima. Misha prende la cartina e assieme studiamo la piccola deviazione di 250 km per oltrepassare il confine kazako (.....in un certo qualmodo devi costeggiare il confine kazako.....250 km, miseriaccia cane!).

Comunque, dopo quasi due ore, abbiamo il percorso, ma ormai è mezzanotte. Facciamo quei benedetti 20 km indietro, ci fermiamo alla prima stazione di benzina, trasformiamo la red donkie in un comodo giaciglio e ci mettiamo a dormire in macchina e domani si vedrà....

Il Mongol Rally ti fa crescere: appena arrivo in Italia mi faccio fare un altro visto kazako, sia mai che un giorno per andare a Milano da Padove mi ritrovo davanti un altro confine kazako....

3 commenti:

  1. Ragazzi, che avventure, quante emozioni!!!... Un'esperienza davvero unica che, forse, sarà difficile ripetere... Sarebbe bello che al vostro ritorno, quando anche la mitica Punto e il suo proprietario saranno giunti sani e salvi a Padova, si organizzasse un incontro pubblico per ascoltare dalla vostra voce la storia del vostro viaggio! Buon ritorno, intanto!!!!!!!

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  2. A questa è proprio mitica...
    Nick

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  3. Per la maggior parte della gente comune, saldamente radicata nella "normale" quotidianità, le imprese come la vostra sembrano pazzesche, da fuori di testa... Ma voi siete riusciti ad andare "oltre"!!!...

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