11 agosto 2010

La quasi patente ritirata di Nik (piu' volte)

Il viaggio (soprattutto se sei al Mongol Rally) e' come un romanzo di formazione: piu' si va avanti e piu' si dovrebbero imparare cose. Non sempre e' cosi' pero' e la storia di oggi ne e' la prova.

Ma partiamo con ordine. Nei giorni scorsi abbiamo visitato Bukhara e Samarcanda. Entrare a Bukhara e' stato come tuffarsi in una citta' di 1000 anni fa, con le carovane di viaggiatori nel deserto, le case in mattoni di fango e paglia, splendidi monumenti che ti lasciano con il fiato sospeso. Anche Samarcanda e' molto bella, ma a differenza della prima la citta' e' molto piu' moderna. Al suo interno pero' si celano meraviglie che non possono lasciare indifferente anche il viaggiatore piu' distratto.

Ci eravamo gia' rispoposti di non viaggiare di notte, ma la necessita' di fare i visti per il Jazakistan ci hanno spinti a fare il lungo viaggio Samarcanda-Tashkent di notte. Pessima scelta, per due semplici motivi. Primo, le condizioni della strada che ormai avee capito sono pessime e, secondo, la completa assenza si segnali stradali. E' questo che ci stava per far perdere, per la prima volta, la patente di Nik. Usciamo tranquilli dal posto di blocco e, come ci si aspetterebbe, la strada per la capitale dovrebbe essere quella bella e lunga di fronte a noi, e non una minuscola stradicciola nascosta sulla destra. Sta di fatto che imbocchiamo la strada principale e poco dopo capiamo che non deve essere quella giusta (non ci passa nessuno). Ovviamente non e' possibile tornare indietro se non percorrere un pezzo di strada in contromano. Cosa che puntualmente facciamo e.....lampeggianti della polizia e fermi. Mezz'ora passata a contrattare con la polizia che ci faceva capire che la strada era chiusa, che abbiamo fatto un pezzo di strada in contromano, che non avremmo dovuto etc etc.... Alla fine gli facciamo capire che la patente se la possono tenere, che poteva tranquillamante guidare un altro...Presi dallo sconforto e dalla loro magnanimita' il poliziotto restituisce la patente e possiamo proseguire con il viaggio. Arriviamo a Tashkent alle quattro del mattino.

La mattina dopo ci svegliamo. Matteo e Nik partono per fare i visti, sistemare la ruota e fare benzina, Mauro invece se ne sta in albergo in preda ai crampi allo stomaco.

Per la meta' del pomeriggio abbiamo visti (arrivano oggi alle 17.00), la gomma sistemata e la benzina fatta. La patente c'e' ancora e nel prossimo post il resoconto del secondo tentativo di ritiro!

7 commenti:

  1. Che storie pazzesche ragazzi!!! Siete davvero grandi!!!....................

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  2. Ciao ragazzi!!! Sono con voi!!!!!!!

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  3. Hey, it's the Australian guy from the Kazakh embassy - remembered your team name and thought I'd see if your route was online anywhere. Hope your Kazakh visas went through without any problems, and that you don't need to get your name on any more lists!

    While I think of it, did you find anywhere good to stay in Baku? Looks like accommodation can be either really bad or really expensive..

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  4. è tutto emozionate...mi pento di non esserci...!!
    Marco

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  5. Ciao ragazzi, buon ferragosto!!... Qui a Padova stamattina c'è il sole dopo due giorni di pioggia. Ho visto la vostra foto nel blog GoEast... veramente mitica!!!... Forza e coraggio che ci siete quasi! Un abbraccio! Lia

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  6. Hi! It's nice to hear you. Unfortunately I don't remember the name of the hotel we slept in. But you're right, in Baku everithing is expensive, rally expensive. Our hotel was near the promenade,at the begining of it (near the Mariella Burani shop). That's all I remember. Now we are in Barnaul, Russia, and tomorrow we'll cross the mongolian border, See ya!

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  7. Wow, I think you're way ahead of a lot of the other Mongol Rally people. You were the first we'd seen, but there seemed to be a few in Samarkand and now we're in Bukhara and it seems like 90% of the tourists here are Mongol Rally.

    Oh well, I guess we'll try to limit our time spent in Baku and get out to the countryside somewhere to stay under budget.

    Hope you liked what you saw of Kazakhstan, though guessing you must have gone through it fairly quickly.

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